
Il mercato dei dipinti d’arte contemporanea si articola su tre
segmenti: primario, secondario e d’asta.
- Nel primario agiscono collezionisti privati o galleristi che acquistano le opere direttamente dall’artista o da soggetti privati
- Nel mercato secondario lo scambio avviene tra privati con la mediazione della galleria o con la mediazione di una casa d’asta.
- Nelle aste il venditore cerca di ottenere il maggior profitto possibile dalla vendita, ed il compratore cerca di assicurarsi il bene al minor prezzo possibile
Tipologia di aste
Le aste possono essere classificate dalle regole di conduzione
che comportano diverse strategie da parte dei partecipanti. Le principali
tipologie possono differirsi in questo modo:
a) Il banditore fornisce un prezzo di partenza (base d’asta) e
i partecipanti fanno delle offerte al rilancio. Si aggiudica il bene colui
che offre di più, che pagando esattamente la sua offerta maggiore.
b) Il banditore parte da un prezzo elevato che si riduce
progressivamente. Si aggiudica l’oggetto chi per primo ne blocca la
discesa
c) asta al primo prezzo con offerte segrete dove il partecipante effettua la propria offerta ignaro delle altre, quindi chi si aggiudica l’asta è tenuto a corrispondere la cifra da lui scritta.
LE ASTE DEI DIPINTI

I partecipanti ad un’asta di dipinti possono avere diverse strategie, dettate dai propri interessi. Quindi le aste dei dipinti possono così essere suddivise:
- acquirente occasionale che partecipa alle aste ed è interessato
ad uno specifico acquisto o per uso personale o per un regalo. - collezionista vero e proprio che acquista l’opera per arricchire la propria collezione.
- speculatore, colui che acquista l’opera con l’intenzione di rivenderla in, nell’aspettativa di un rialzo dei prezzi cercando un profitto nella vendita
- il gallerista che desidera acquisire direttamente l’opera in asta per poi rivenderla immediatamente dopo l’asta.
- il museo cerca di accrescere la propria collezione
LE ASTE ON-LINE
Le aste on-line utilizzano la piattaforma di Internet invece dello spazio fisico della casa d’asta, riducendo i costi legati alla transazione, al trasporto, alla conservazione e all’esposizione dei beni, producendo effetti positivi sulla competitività dei prezzi.